Mostra "I Templari e la Sardegna"
La Sardegna è la terra di mezzo nelle rotte mediterranee, la sua particolare storia l’ha portata ad essere sempre periferia dell’impero di turno. Queste due caratteristiche fanno dell’ "Isola–ponte" un luogo privilegiato di conservazione delle tracce di coloro che vi posero piede. I Templari furono tra coloro che, passando per l’Isola, lasciarono evidenti segni che la mostra “I Templari e la Sardegna” vuole compiutamente documentare.
L’Ordine del Tempio, guidato da Hugues de Payns, si forma nel 1118 e prende il nome dal Tempio di Salomone, luogo nel quale si riunirono i primi sette monaci-cavalieri. Questi monaci guerrieri iniziano una folgorante avventura che li porterà a diventare un ordine potente nella organizzazione, nella guerra, nella raccolta e gestione dei fondi, nel presidio delle vie verso la Terra Santa, esteso e ramificato in tutta Europa, fino al tragico terribile epilogo del 1314, quando l’ordine venne distrutto in modo cruento.
I contatti con i mondi alieni a quello cristiano portarono questi intrepidi difensori della fede ad acquisire le conoscenze più avanzate e profonde della filosofia, dell’arte, della cultura di quei popoli che, da nord a sud del mondo conosciuto, hanno avuto la funzione di essere portatori e comunicatori di sapienza.
In Sardegna, le tracce dei Templari mantengono ancora una particolare evidenza. Gli studi su quest’ordine monastico cavalleresco, e su altri del medesimo tipo, sono ancora agli inizi.
La mostra documenterà il lungo elenco dei possedimenti templari in Sardegna, attraverso alcuni documenti reperiti negli archivi dell’isola di Malta ed in altri archivi segreti. L’esposizione di immagini, memorabilia e documenti, vedrà accentuati soprattutto i segni dei contatti e degli interessi che i monaci guerrieri ebbero nel Nord-Sardegna.
Una parte significativa della mostra illustrerà la loro attività edificatoria, mirabilmente presente in alcuni monumenti tra i più noti della Sardegna e in altri nascosti e sconosciuti.
Un’altra sezione dell’ esposizione sarà dedicata ai segreti ispirati dal contatto con le reliquie di Cristo, che i monaci del Tempio trasportarono dall’oriente verso l’occidente, ponendo le basi per alcuni miti fondativi della cultura medievale.
La mostra I Templari e la Sardegna si presenta a Tempio Pausania nella seconda edizione dopo quella tenutasi a Santa Teresa Gallura nell’Estate 2005.
Recenti nuove scoperte sull’argomento vengono illustrate e presentate mediante un allestimento rinnovato e arricchito che documenta nuove piste di ricerca storica ed apre a suggestioni da indagare.
Mostre "Santa Inquisizione" e "Stregoneria"
Il ritrovamento nell’archivio segreto della Cattedrale di Ampurias di un antico ed elitario manuale perfettamente conservato, rappresenta la base su cui ruota la mostra “ Stregoneria e Santa Inquisizione”.
Il manuale esprime in forma di codificazione l’intero iter procedimentale, il complesso di regole in esso contenuto viene esposto con cinica dovizia di particolari, indicando in maniera precisa le modalità attraverso le quali gli inquisitori provvedevano alla individuazione, ricerca e dopo apposito processo alla condanna, degli eretici o presunti tali.
La mostra attraverso la ricostruzione di suggestivi ambienti quali la sala delle torture, degli strumenti come il "potro", la "garrota", la "gogna" etc., dei personaggi che a vario titolo, collaboravano con il tribunale della Santa Inquisizione nella sua opera di “purificazione”, vuole rappresentare al visitatore in maniera quanto più realistica, le fasi più intense e importanti del procedimento inquisitorio che interesso buona parte delle popolazioni della Sardegna durante la dominazione spagnola.
Galleria Slide Presentazione:
Mostra Del Libro Antico
La collezione dei libri rari proviene dall’Antico Episcopio di Castelsardo.
I circa tremila volumi che la compongono provengono dalle biblioteche private degli ecclesiastici della Diocesi di Ampurias e dei vescovi che per secoli si sono alternati alla guida della Diocesi.
I testi più antichi risalgono ai primi decenni del XVI secolo. La vita di questa collezione, utilizzata anche dagli studenti del seminario settecentesco di Castelsardo, si fermò nei primi decenni del XX secolo con il definitivo spostamento della sede episcopale e del seminario a Tempio Pausania.
Nella Mostra del Libro Antico spiccano interessanti edizioni rivestite in pergamena con tecniche di disegno, come la stilografia e la xilografia su legno, e grandi opere come l’”Amadigi”, ovvero il poema cavalleresco del padre dello scrittore e drammaturgo Torquato Tasso, il "Novum Testamentum" di Erasmo da Rotterdam con le firme della Santa Inquisizione, "Contro alla Peste" dell’umanista Marsilio Ficino, dove è contenuta la ricetta di un odierno mucolitico farmaceutico.